Pensiero 628. Giorno della memoria

Pensiero 628 Giorno della memoria «Legge 20 luglio 2000, n. 211 – Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti. Art. 1 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di … Continua a leggere

Da Natale all’Epifania secondo il Ghirlandaio

Pensiero n. 627 Da Natale all’Epifania secondo il Ghirlandaio Lo Spedale degli Innocenti fu per secoli una delle grandi istituzioni fiorentine. Nel 1294 il Comune di Firenze affidò la tutela dei bambini abbandonati all’Arte della seta. Quest’ultima, divenuta ricca e potente, volle, all’inizio del XV secolo, un ospedale che accogliesse «sub titulo Sanctae Mariae degli Innocenti» i fanciulli «qui vulgo … Continua a leggere

Le fiammelle accese (Pensiero n. 626)

Pensiero 626 Le fiammelle accese (1) Tra i molti segni di gioia e di festa individuati dalle culture uno dei più universali è l’accendere luci. Rischiarare le tenebre, sconfiggere la penombra, squarciare il buio, sono atti che riproducono, in piccolo, l’originaria vittoria della luce sull’oscurità degli abissi primordiali. Quando irrompe il chiarore la vita fluisce. Anche il Natale è preparato … Continua a leggere

La democrazia cristiana illiberale di Victor Orbàn

Pensiero n. 625 Premessa. Su sollecitazione di qualche amico riproduco parte del mio intervento svolto a Firenze il 29 novembre scorso nell’ambito della giornata di studi «Fede e politica. Le ragioni di un incontro» promossa dalla Associazione «Piero Guicciardini». Nella numerazione del «Pensiero» ho tolto la precisazione «della settimana» perché non garantisco questo tipo di periodicità. La democrazia cristiana illiberale … Continua a leggere

I MAESTRI (Scena seconda)

Maestro, dove abiti? Inaugurazione del ciclo dell’Istituto Gramsci di Ferrara dedicato ai “Maestri” Ferrara, Biblioteca Ariostea, 25 gennaio 2019 Testi a cura di Piero Stefani (P) Letture di Magda Jazzetta (M) Musiche di W.A. Mozart Violinista Lucilla Rose Mariotti Scena prima: Coerenza Scena seconda: Maestri e discepoli Scena terza: Il maestro come ricercatore Scena seconda. Maestri e discepoli P. Secondo … Continua a leggere

I MAESTRI (Scena prima)

Maestro, dove abiti? Inaugurazione del ciclo dell’Istituto Gramsci di Ferrara dedicato ai “Maestri” Ferrara, Biblioteca Ariostea, 25 gennaio 2019 Testi a cura di Piero Stefani (P) Letture di Magda Jazzetta (M) Musiche di W.A. Mozart Violinista Lucilla Rose Mariotti Scena prima: Coerenza Scena seconda: Maestri e discepoli Scena terza: Il maestro come ricercatore Scena prima. Coerenza Piero: «Amici, amici, è … Continua a leggere

AVVISI

Avvisi Ferrara lunedì 17 settembre 2018 ore 17,30 Palazzo comunale Sala dell’Arengo Verso Ferrara 2019, Il mondo della cultura parla alla politica (II) Intervengono Maura FRANCHI, Daniele LUGLI, Piero STEFANI Introduce e presiede Mario ZAMORANI *** Bologna, mercoledì 19 settembre 2018, ore 17-19 Sala riunioni dell’Azione Cattolica – via del Monte 5 (terzo piano) SAE (Segretariato Attività Ecumeniche) invita amici … Continua a leggere

Il Padre Nostro ammorbidito

Il Padre Nostro ammorbidito (1) Papa Francesco incontra i giovani al Circo Massimo e risponde alle loro domande. L’inizio è avvolto in un’atmosfera onirica: nei quesiti e nelle repliche domina, specie in relazione alle scelte di vita lavorative e amorose, la parola «sogno». Viene il turno del ventisettenne Dario e il tono muta in modo repentino. Lui un lavoro ce … Continua a leggere

Il Pensiero della settimana – Sei anni dopo

Il pensiero della settimana, n. 624 Sei anni dopo Ceija Stojka reduce da Auschwitz e da Bergen Belsen nel giugno 2012, l’anno prima della sua morte, nel corso di un’udienza concessa da Benedetto XVI a circa tremila rom e sinti di Europa, si presentò al papa con queste parole: «Ero bambina e dovevo vedere morire altri bambini, anziani, donne, uomini; … Continua a leggere

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Con Giacomo Poretti anche la Bibbia diventa ironica

Il comico dialoga con il teologo Stefani sul più grande racconto di tutti i tempi

di Silvia Malacarne

 

1.

“Buonasera, mi vedete? Difficile…” è la battuta con cui Giacomo Poretti (del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo) apre la presentazione del libro “Il grande racconto della Bibbia” di Piero Stefani. Prima di dialogare con l’autore, davanti al pubblico si esibisce al violino Lucilla Rose Mariotti nel balletto “La création du monde”, del compositore francese Darius Milhaud.
“Stasera posso dire tutte le stupidaggini che voglio?” domanda Giacomo con l’ironia che sempre lo contraddistingue. “Sei qui apposta” risponde lo scrittore, facendo emergere fin da subito la loro grande intesa.
“Se volevi uno più profondo dovevi chiamare Aldo” controbatte Giacomo, suscitando una fragorosa risata fra il pubblico che, evidentemente, conosce molto bene il celebre trio.
Piero Stefani, teologo ed esegeta ferrarese, insegna Bibbia e cultura nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano ed è presidente del Segretariato Attività Ecumeniche (Sae). Venerdì 1 dicembre, presso la libreria Ibs – Libraccio di Ferrara, ha presentato il suo ultimo lavoro: “Il grande racconto della Bibbia”, un libro di dieci capitoli che parla di un altro libro, la Bibbia, il testo sacro per ebrei e cristiani.

2,
Quando Giacomo Poretti ha chiesto allo scrittore, “chi è il vero autore della Bibbia?”, Piero ha risposto prendendo in mano il suo libro e descrivendone la copertina: “Vedete una colomba con un’aureola, lo sfondo è nero e alla base vi sono delle linee che ricordano l’acqua. Nelle prime linee della Genesi si legge “un vento fortissimo aleggiava sulle acque”: è l’immagine del caos o dello Spirito. Sei soddisfatto di questa risposta Giacomo?”. “No. Non credere di cavartela così facilmente” risponde il comico sollevando il riso del pubblico che, nella giornata di venerdì, riempiva l’intero piano superiore della libreria.
“I fondamentalisti dicono che c’è un’ispirazione letterale nella Bibbia; secondo questa visione, qualunque suo passo va considerato come santo. Ci sono vari autori, dentro ai quali vi è una sorta di presenza divina. La Bibbia è “parola di Dio” nel modo in cui è proclamata e predicata. E’ una comunità che la accoglie come tale, a renderla “parola di Dio”.
Continua così il dialogo fra il comico e lo scrittore in un botta e risposta coinvolgente, a tratti ilare, ma più spesso profondo e riflessivo.
“Leggendo il libro di Piero – afferma Giacomo – si rimane affascinati dai temi di cui si occupa. Il tuo libro per me è una sorta di “aiuto necessario”, come un maestro che ti prende per mano e ti guida, facendoti sentire più sicuro – rivela Poretti all’amico – “Vi è un capitolo in particolare a cui sei più legato?”. “Preferisco i capitoli più nuovi, quelli su cui avevo meno materiale, su cui non avevo scritto ancora niente, perché mi hanno spronato a lavorare di più, a pormi nuove domande. E’ così che secondo me progredisce il mondo: facendosi continuamente nuove domande”.
Prima di concludere l’incontro, autografare le copie di “Il grande racconto della Bibbia” e scattare fotografie con i fan, Poretti ha voluto porre un’ultima domanda allo scrittore: “Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro?”. “Perché Giacomo ne parla bene!”. “E’ vero – sorride l’amico – lo trovo straordinario”.