393_Da lui ce lo si poteva aspettare (01.07.2012)

Il pensiero della settimana, n. 393   «Da lui ce lo si poteva aspettare». Ulderico concluse così il loro imprevisto colloquio. Viveva all’estero, ma ogni tanto tornava nella sua città natale. La mattina del 26 maggio 2012 incontrò casualmente Andrea. La conversazione sgorgò spontanea. Nessuno dei due era pressato da impegni e stare un po’ in chiacchiera era davvero piacevole. Ulderico … Continua a leggere

392. Aiutare ed essere aiutati (24.06.2012)

Il pensiero della settimana, n. 392     Capita nella vita che chi si trova, di norma, nelle condizioni di aiutare più che di essere aiutato muti repentinamente ruolo. In queste settimane si pensa, in primis, alla  perdita della casa ed è esemplificazione efficace. Ma c’è pure qualcuno che, volontariamente al fine di compiere la propria missione, si mette dalla … Continua a leggere

391. Il terremoto dei valori (17.06.2012)

Il pensiero della settimana 391   Alcune vicende storiche o i fatti di cronaca capaci di bucare la coltre del quotidiano pervengono, a volte, a ottenere luoghi o immagini simbolo. All’inizio, forse, nessuno li ha scelti, ma poi, a poco a poco, s’impongono da sé. A volte hanno vita breve, in altre circostanze durano. Allo stato attuale – e nessuno … Continua a leggere

390. La coscienza da un concilio all’altro

Il pensiero della settimana n. 390   Il Concilio Lateranense IV non gode, a ragione, di grande popolarità. Esso denunciò come eretiche alcune frasi di un libello attribuito a Gioacchino da Fiore  (personaggio di cui era in corso il processo di beatificazione); condannò Catari e Valdesi; fece sì che la repressione dell’eresia, affidata ai vescovi e ai tribunali dell’inquisizione da … Continua a leggere

389. Cielo e terra (03.06.2012)

Il pensiero della settimana, n. 389         Nel corso della prima metà del 2012 l’Emilia Romagna ha sperimentato prima una particolare potenza fisica del cielo poi una, ben peggiore, della terra. A febbraio la Romagna era sotto una coltre bianca che cresceva, inesorabile, ora dopo ora. Nell’entroterra cesenate i centimetri lasciarono il posto ai metri. Tutto si fermò, … Continua a leggere