447__Il contrasto originario (13.10.2013

Il Pensiero della settimana n. 447

 

Il contrasto originario

 

     La parola «midrash» (traducibile come «ricerca») indica la tradizionale ermeneutica biblica ebraica. Nella sua componente normativa essa perviene a conclusioni definitive; nella sua componente narrativa fa succedere varie interpretazioni le une alle altre senza dare la palma a una sola fra esse. In tal caso il senso complessivo lo si ricava da questa serie di «altre parole». Si tratta di una pluralità consapevole di non poter mai giungere a un punto di arrivo assoluto (interpretazione infinita). Essa perciò si pone sempre al di qua di una piena comprensione. La sua ricchezza costituisce  la sua povertà e viceversa.

     Il più noto e ampio commento narrativo alla Genesi fornisce una serie di interpretazioni relative al litigio che oppose Caino ad Abele:

     Su che cosa avvenne il contrasto? Dissero: ci dividiamo il mondo, uno prenda i terreni e l’altro i beni mobili. Uno disse: la terra sulla quale tu stai è mia! E l’altro: ciò di cui ti vesti è mio. Uno disse: Spogliati! E l’altro: Vola! In seguito a ciò sorse Caino contro Abele e lo uccise. Rabbi Yehoshua’ di Siknin in nome di Rabbi Levi disse: tutti e due presero i terreni e tutti e due i beni mobili. Ma perché avvenne il contrasto? Uno disse: nel mio territorio costruiremo il Santuario. E l’altro: Nel mio territorio costruiremo il Santuario, come è detto: «Mentre erano in campagna» e «campagna» significa «santuario», come tu dici: «Sion sarà arata come un campo»

     L’ultimo passaggio, che adduce come prova un passo biblico per noi nient’affatto probante, si spiega in base a una precisa regola ermeneutica rabbinica. Ma non è questo il punto che ci interessa. Quanto può stimolare tuttora la nostra curiosità è individuare l’origine e la successione del contrasto. Trascritto in termini contemporanei si potrebbe affermare che in un caso si tratta di ragioni di natura economica, mentre nell’altro la spiegazione si appella a un’ideologia religiosa. Prima lo scontro sorge attorno al controllo delle risorse, mentre in seguito riguarda il possesso del luogo di culto.

     In epoca moderna si è pensato più volte che la successione andasse capovolta. La prima e l’ultima parola spettano sempre all’economico. In una fase iniziale l’ideologia religiosa lo aveva mascherato, ma poi, grazie all’intraprendenza della borghesia, è caduto il velo e quello che in realtà è sempre stato si palesa ora in tutta la sua evidenza. Le pagine del Manifesto del partito comunista hanno reso familiare a milioni di persone la visione etichettata da chi era più addentro con l’espressione di «materialismo storico

In un tempo a noi assai più prossimo si è invece pensato che la successione proposta dal midrash fosse proprio quella giusta. Il gran parlare che si è fatto (il più delle volte a sproposito) di «scontro di civiltà» indicava anche la pertinenza di addurre motivi religiosi come un modo per spiegare gli attuali contrasti. La «rivincita di Dio» ha assunto, quindi, la forma della rivincita di coloro che combattevano (non necessariamente solo con le armi) in nome di Dio. Da allora in poi l’islam politico è divenuto componente ineliminabile del nostro mondo.

     Oggi ci pare che il quadro di riferimento meno inattendibile sia di seguire più da vicino la via del midrash pensando, secondo lo spirito che gli è proprio, non a un aut aut bensì a un et et. L’una e l’altra serie di ragioni hanno voce in capitolo. Rimane aperto il modo di come tenerle assieme, o meglio di come farle interagire senza cadere in schematismi. L’interpretazione si presenta ancora una volta come un compito infinito. Ciò, però, assume quasi sempre l’aspetto di una insoddisfacente rincorsa a fatti che, nel loro ininterrotto fluire, ci scavalcano, ci spiazzano e il più delle volte ci angosciano. I naufragi reali prevalgano su quelli interpretativi e in questa settimana lo possiamo affermare con rinnovato scoramento. «E il naufragar mi è amaro in questo mare

 

Piero Stefani

447__Il contrasto originario (13.10.2013ultima modifica: 2013-10-12T23:33:23+02:00da piero-stefani
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