412__Perché si adempisse (23.12.2012)

Il pensiero della settimana, n. 412

 

 

 

     Vi sono segreti sepolti nei particolari. Ciò vale anche per Natale. Nella narrazione che Matteo fa della nascita e della prima infanzia di Gesù le profezie hanno un grande ruolo. I suoi primi due capitoli ruotano attorno a cinque citazioni. La vergine concepirà e partorirà un figlio e il suo nome sarà Emmanuele (Mt 1,23; Is 7,14); Betlemme è la città da cui uscirà il capo chiamato  a diventare pastore del suo popolo (Mt 2,5; Mi 5,1-3); «dall’Egitto ho chiamato mio figlio» (Mt 2,14; Os 11,1); un grido si è alzato da Rama, è «Rachele che piange i suoi figli» («strage degli innocenti» (Mt 2,18 Ger 31,15) e infine l’incerto «sarà chiamato Nazareno» (Mt2,23) che non trova alcuna esplicita corrispondenza all’interno della Bibbia ebraica.

     Il particolare non sta in questa elencazione. Lo si trova piuttosto nel modo in cui sono presentate le profezie. Questa fessura dà accesso a un intero mondo. In quattro citazioni su cinque si fa ricorso a una formula fissa: «perché si adempisse (verbo plēroō) quanto è detto dal profeta». In un solo caso, quello dei capi dei sacerdoti e degli scribi interpellati da Erode, si legge: «perché così è scritto per mezzo del profeta» (Mt 2,5). Qui non c’è «adempimento» e non c’è «dire». Siamo fuori dall’ambito della fede. Si è di fronte solo alla lettera e alla documentazione, non al compimento.

     Matteo, distinguendo tra queste due forme di espressione, attesta che la parola fissa della previsione è estranea al senso profondo del credere. La fede trasforma la scrittura in parola viva. Essa dichiara il compimento e in ciò coglie che «Dio è con noi» («Emmanu-el»). Non ci sono certezze comprovabili dall’esterno. Che Gesù sia l’Emmanuele non lo dicono il mondo e la sua storia e non l’affermano né Erode né gli altri potenti che si sono succeduti sulla terra. Lo attesta solo la fede che trasforma la lettera in spirito. L’espressione antica secondo cui il modo più autentico di celebrare la nascita di Gesù è che egli rinasca in noi è un altro modo per ribadire questa stessa realtà. Nell’accoglimento di Gesù la parola torna a essere viva; essa ci guida più di quanto non faccia una qualsiasi stella.

Piero Stefani

412__Perché si adempisse (23.12.2012)ultima modifica: 2012-12-22T09:52:00+01:00da piero-stefani
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