III Domenica di Pasqua (B) – Aprì loro la mente

III Domenica di Pasqua
At 3,13-15.17-19; Sal 4; 1 Gv 2,1-5; Lc 24,35-48

«Aprì loro la mente»

L’episodio, posto in chiusura del Vangelo di Luca, in cui Gesù risorto si manifesta agli Undici, è complementare a quello, immediatamente precedente, dell’apparizione ai due discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35). Lungo il cammino che li porta ad allontanarsi da Gerusalemme, il Risorto spiega le Scritture ai due discepoli; poi quando siede a mensa viene riconosciuto, allo spezzar del pane, da Cleopa e dal suo anonimo compagno (potenziale rappresentante di ogni credente). Gesù però si sottrae subito allo sguardo di chi ha finalmente compreso. I due discepoli comprendono allora che la fede non è un possesso: è una chiamata e subito si rimettono in cammino anche se le tenebre sono già scese. Lungo la via l’interpretazione della Scrittura alla luce della Pasqua è una traccia ancora germinale; dal canto suo il riconoscimento del Risorto sollecita a ritornare a Gerusalemme per condividere con altri la propria fede.
Nel vangelo di questa domenica Gesù risorto appare agli Undici e agli altri che era- no con loro, tra questi ultimi ci sono già anche i due discepoli ritornati da Emmaus. Nella cittadina il Risorto non aveva condiviso la tavola, a Gerusalemme il primo atto da lui compiuto è non solo di manifestarsi ma anche di affermare di essere proprio lui, e non un labile fantasma, con il mangiare pesce arrostito. La fisicità del gesto simboleggia che il Risorto è colui che è stato crocifisso. La chiave per aprire il senso delle Scritture ora coincide con una presenza fattasi concreta. A Gerusalemme il risorto diviene ermeneuta e spiega ai discepoli il senso delle Scritture solo dopo essere apparso. La spiegazione avviene non lungo la via ma in una stanza, segue e non precede la manifestazione. Ora l’apertura della Parola è conferma di un incontro già avvenuto e non già semplice traccia che ci mette sulla via. Da un lato l’incontro con la Scrittura è una strada per giungere a Gesù Cristo; dall’altro l’incontro con Gesù Cristo è una via per acquisire l’intelligenza spirituale (nel senso più autentico e profondo del termine) della Bibbia.
La comprensione delle Scritture implica l’apertura della mente (Lc 24,45): soltanto allora si è in grado di cogliere l’unità nella diversità e la diversità nell’unità proprie degli scritti biblici. Luca elenca con precisione le tre parti della Bibbia ebraica: Legge, Profeti, Salmi (quest’ultimo termine può essere inteso in senso stretto – ed è la tesi più probabile; oppure lo si può vedere come simbolo dell’intera terza parte della Bibbia ebraica chiamata Ketuvim «Scritti»). Si tratta di un insieme di testi diversi, dotati di valore differente (nella tradizione rabbinica il primato spetta alla Torah, Legge); essi però, nella lettura compiuta alla luce della fede pasquale, formano un’unità. Nessuna parte della Scrittura è estranea a Gesù Cristo. Ciò è vero se la Bibbia viene letta in senso spirituale alla luce del Crocifisso risorto e non già se si sostiene che il senso letterale e primo dei testi fosse orientato, fin dall’origine, a preannunciare la Pasqua di Gesù. Si comprende perché Luca non citi mai come prova alcun verso specifico, quanto occorre comunicare è l’orizzonte.
Avulsa dalla parola rivelata nella Legge, nei Profeti e nei Salmi, la fede nel Risorto perde la propria più profonda intelligibilità. Paolo rivolgendosi alla Chiesa di Corinto aveva scritto: «A voi infatti ho trasmesso anzitutto quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici» (1Cor 15,3-5). Nell’ultimo capitolo del suo Vangelo, Luca fornisce una specie di versione narrativa a questa affermazione di fede. Nella vita spirituale la «fides quaerens intellctu» si esprime innanzitutto nella capacità di dischiudere i sensi contenuti nella Parola: «aprì loro la mente per comprendere le Scritture» (Lc 24,44).

III Domenica di Pasqua (B) – Aprì loro la menteultima modifica: 2018-04-14T09:51:24+02:00da piero-stefani
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