495 – Luoghi di memoria (02.11.2014)

Il pensiero della settimana, n. 495

Luoghi di memoria

Oggi, la storia, RSI rete due 29 ottobre 2014

      «Oggi, la storia» è una rubrica legata per definizione al tempo. È trasmessa ogni mattina feriale alle 7,05. Calendario e orologio sono le impalcature che consentono di costruire il suo edificio. Dal canto loro le onde elettromagnetiche costituiscono il mezzo capace di far giungere la parola in contemporanea in più luoghi.

    A volte però anche lo spazio è legato alla storia e al ricordo di quanto è stato. Lo è soprattutto in due modi, uno è diretto, l’altro allusivo. Il primo lo si ha quando si è in un posto in cui è accaduto qualche grande evento o quando si è di fronte a un edificio, o a un rudere che testimoniano realtà passate capitate in quel luogo. Il secondo avviene allorché un monumento allude a qualcosa avvenuto altrove o a qualcuno che ha agito in altri luoghi.

     Nel prossimo mese di novembre vi saranno molteplici occasioni per ricordare i 25 anni della caduta del muro di Berlino. Non è nostra intenzione anticiparle. Oggi ci limitiamo a una riflessione sui luoghi. Il muro era lì, i suoi resti sono lì, le tracce sul terreno sono lì. La città unita è instancabilmente alle prese con la propria crescita urbanistica ed edilizia. Essa tuttavia conserva al proprio interno le cicatrici della Berlino divisa. La città è però ricca anche di memoriali, per esempio quelli, prossimi gli uni agli altri, dedicati alla Shoah, ai Sinti e ai Rom e agli omosessuali. Ricordano deportazioni e lager, realtà per definizione estranee a un qualsiasi contesto urbano. Attraverso i memoriali Berlino cerca di proiettarsi fuori di se stessa in relazione sia al tempo, sia allo spazio. Il ricordo è rivolto altrove. L’operazione è però difficile, forse ambigua. La realtà memoriale presente rischia infatti di prevalere sul significato simbolico. I memoriali, come i musei, sono luoghi artificiali. Per questo in essi il ricordo è legato a una certa convenzionalità, non di rado di tipo cerimoniale o emotivo.
     In ogni caso a essere più efficaci sono sempre  non già i luoghi allusivi, bensì quelli diretti, in grado di affermare: «fu qui, proprio qui».

Piero Stefani

 

495 – Luoghi di memoria (02.11.2014)ultima modifica: 2014-11-01T08:36:49+01:00da piero-stefani
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