623 – Lo riconobbero allo spezzar del pane (16.07.2017)

Il pensiero della settimana m. 623

Lo riconobbero allo spezzar del pane

Spezzare del pane

Plötzenseer Totentanz è una serie dodici pannelli del pittore e scultore austriaco Alfred Hrdlicka eseguiti tra il 1968 e il 1972. Si trovano nella Gedenkkirche dell’Evangelischen Gemeindezentrum Plötzensee di Berlino. Il Centro sorge nei pressi del luogo in cui era situata una prigione nella quale, durante il regime nazista, vennero torturati e uccisi circa tremila oppositori politici. L’ultimo pannello eseguito, posto alle spalle della mensa attorno alla quale si celebra il culto, è intitolato la Cena di Emmaus. L’ambientazione carceraria propria di tutte la serie resta, in essa manca però la crudezza delle altre opere (compresa quella che caratterizza l’impressionante crocifissione). Il clima del pannello è contraddistinto in modo eminente dalla luminosa figura centrale che sta spezzando un pane posto in una zona d’ombra.

In senso strettamente esegetico, la cena di Emmaus (Lc 24,13-35) non è da intendersi in modo eucaristico. Da sempre però si è giustamente colta una parentela tra essa e la fractio panis che avviene nel corso delle celebrazioni. Fin dall’inizio l’atto di spezzare il pane fu proprio del modo di riunirsi della comunità credente (cfr. At 2, 46). Tuttavia durante la messa cattolica, di solito, è il celebrante a comunicarsi con l’ostia grande da lui spezzata, mentre ai fedeli sono riservate solo le particole. Questa prassi segna una perdita grave, è infatti compromessa la simbologia di una luce scaturita dall’oscurità della croce: «annunciamo la tua morte, proclamiamo la tua risurrezione nell’attesa della tua venuta».

Per mezzo di  una lettera circolare ai Vescovi sul pane e sul vino per l’Eucaristia, la Congregazione per il culto divino e le discipline dei sacramenti ribadisce, in data 16 giugno 2017, norme minutissime sulla validità per la materia del sacramento. Il testo tra l’altro si addentra in una sottoserie di casi particolari (vedi per esempio l’invalidità se c’è una mancanza totale di glutine) che declassano a casistica una celebrazione legata al più profondo mistero della fede. In tutta la lettera si parla di pane, che deve essere azzimo e di puro grano, dando per scontato che esso coincida con l’ostia. Nessun accento è quindi posto sul gesto dello spezzare. Il glutine prevale sulla simbologia. Si è obbligati a concludere che il credente trova molta più materia (il termine non è scelto a caso) di meditazione nel pannello dell’ateo Hrdlicka che nelle disposizioni della Congregazione. Ciò la dice lunga sulla piattezza di un linguaggio burocratico che nessun pontificato riesce a mutare. Nello specifico del nostro caso ciò avviene anche perché – a quanto ne so – nessuna autorità ecclesiastica afferma che le particole riservate ai fedeli sono solo un inadeguato sostituto dell’atto evangelico dello spezzare il pane.

 

Congedo

Nella vita molte realtà si spezzano, a volte per continuare ugualmente  a vivere (o a sopravvivere), a volte per cessare del tutto. Anche il filo dei « Pensieri della settimana » è giunto a rompersi. Questa volta non si tratta della consueta pausa estiva. Giudico personalmente conclusa un’esperienza iniziatasi verso la fine del 2003. Un detto chassidico afferma che chi prega oggi per il solo fatto di averlo fatto ieri è lontano da ogni autentica forma di devozione. Mutatis mutandis, ciò vale per ogni attività umana che richiede pensiero e inventiva. Bisogna capire quando giunge il tempo del congedo. Termino ringraziando i lettori che mi hanno seguito in tutti questi anni, ma il grazie più grande è rivolto alla persona senza la quale nulla sarebbe stato pubblicato. La dedizione e la costanza di Antonio Martino e di sua moglie Cristina, protrattesi anche quando Antonio ha superato ormai da vari anni la soglia degli ottanta, sono stati esemplari e senza incrinature.

Piero Stefani

 

P.S. Per chi fosse interessato comunico che da fine agosto riprenderanno – a Dio piacendo – i commenti ai vangeli domenicali pubblicati sul sito della rivista «il Regno».

623 – Lo riconobbero allo spezzar del pane (16.07.2017)ultima modifica: 2017-07-15T09:22:19+02:00da piero-stefani
Reposta per primo quest’articolo