Lettera alla stampa sulle dimissioni di Piero Stefani da direttore scientifico del Meis

 Piero Stefani ha pagato il contrasto all’interno del Meis con le dimissioni, una moneta che non ha corso legale in questo Paese, e ha spiegato in cosa consiste il contrasto. Le dimissioni testimoniano una crisi istituzionale: il progetto del Meis è a rischio. Questo è il problema su cui la città ha il diritto di essere informata. Stefani, da parte sua, lo ha fatto con la sua lettera aperta; il presidente Calimani non obietta nulla nel merito, afferma soltanto che una lettera aperta è cosa indebita: non si fa! E osserva, ancora, che Stefani era contrasto con l’intero CdA: circostanza che a noi non risulta esatta. In ogni caso, chi non è schierato con la maggioranza ha torto?

Piero Stefani è una eccellenza della nostra città, un eminente studioso di fama internazionale dell’ebraismo, un artefice di primo piano del dialogo cristiano-ebraico e la sua nomina a direttore scientifico del Meis aveva dato concretezza e spessore attuali al legame tra il Museo e la città. Nella relazione al progetto di legge istitutiva è detto che Ferrara è la sede scelta per il MEIS come uno dei centri italiani più legati alla cultura dell’ebraismo italiano, come la città più idonea ad ospitarlo, con i suoi monumenti, tra i quali il cimitero ebraico, le numerose sinagoghe e il già attivo Museo ebraico.

Le dimissioni di Stefani (dopo poco più di un anno)  rappresentano una frattura profonda e non rimarginabile del rapporto tra la gestione del Museo e la città: questo è il cuore del problema. 

Da quanto s’era potuto cominciare a percepire e s’è ora capito grazie al chiarimento dato da Stefani e dalle dichiarazioni del prof. Calimani e del sindaco Tagliani, si confermano lo spirito «padronale» del Presidente, la marginalità del CdA, il disinteresse dell’Amministrazione Comunale, la loro rispettiva inadeguatezza.

Il C.d.A., l’unico organo titolare del rapporto col direttore scientifico, ha ignorato, non ha capito o non ha voluto capire e non ha voluto sapere quale grave crisi istituzionale e progettuale avessero denunciato le dimissioni di Stefani. Infatti, non ha avuto nulla da obiettare alla grave scorrettezza che ha portato ad escludere il direttore scientifico (in violazione dello statuto) dalla partecipazione alla seduta del C.d.A. in cui era all’o.d.g. la presa d’atto delle sue dimissioni; non ha avuto nulla da obiettare alla convocazione del C.d.A a Milano Marittima, ancora una volta in contrasto con lo statuto. Confrontarsi con lui, ascoltarlo, sarebbe stato tempo perso? Evidentemente così deve aver pensato chi ha il potere di redigere l’o.d.g, ossia il Presidente.

L’Amministrazione Comunale (nelle persone del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura) è venuta meno al suo dovere di informarsi, in modo esaustivo, sulle ragioni e sul merito della crisi; di impegnarsi a fondo per stabilire (per esempio sollecitando e favorendo l’integrazione del CdA) una corretta gestione della Fondazione; e di tutelare la città per il torto che era fatto ad uno dei suoi più insigni cittadini. Ha sentito la sola voce del suo rappresentante dichiarare che è schierato con Calimani, venendo meno alla sua funzione essenziale di rappresentanza della città e d’interprete dei suoi sentimenti. Altro è che il rappresentante del Comune sia schierato con Calimani: nessuno pretende che fosse o sia forzata la sua autonomia. Altra, però, è la funzione propria dell’Amministrazione Comunale; altro è il suo dovere di capire cosa accade in una Fondazione di cui è partecipe e di giudicare i propri rappresentanti; altra è la sua responsabilità nei confronti della città.

Che la crisi abbia ripercussioni nel rapporto tra il Museo e la città è stato già da altri pubblicamente rilevato e sottolineato e ora non manca di suscitare nel Sindaco preoccupazioni per i prossimi mesi, che saranno decisivi. Anche noi siamo preoccupati, consapevoli che la scelta di Stefani, come direttore scientifico del Meis, era una garanzia per la buona riuscita del progetto museale.

Ferrara, 11 maggio 2010

 

Antonio Martino, Ferrara – Fiorenzo Baratelli, Ferrara  – Gianni Venturi, Ferrara – Giuliano Sansonetti, Ferrara – Marco Bertozzi, Ferrara – Daniele Lugli, Ferrara – Lola Bonora, Ferrara – Paolo Mandini, Ferrara – Paola Gnani Ferrara – Liliana Brunelli, Ferrara – Romano Sardi, Ferrara – Massimo Faggioli, University of St. Thomas Minneapolis/St. Paul – USA – Gabriella Caramore, Roma – Agnese Cini, Roma – Leonardo De Chirico, Roma – Flavio Pajer, Roma – Edmondo Lupieri, Chicago, Illinois, USA – p. Stefano Brina, Firenze –  – Piero Capelli, Venezia – Sergio Tanzarella, Napoli – Fabrizio Mandreoli, Bologna – Davide Ferranti, Ferrara Paola Lazzari, Ferrara – Luca Marzola, Ferrara – Stefano Negretti, Ferrara – Francesco Saverio Pansini, Ferrara – Luigi Pansini, Ferrara – Roberta Robbiano, Ferrara – Antonio Ronchi, Ferrara – Silvia Raucci, Ferrara -Piera Fabris, Ferrara – Cristina De Maria, Ferrara – Ada Spanu, Ferrara – Marta Di Martino, Ferrara – Elisabetta Noè, Ferrara – Maria Grazia Fregnani, Ferrara – Marco Massellani, Ferrara – Griselda M. Gomez, Roma – Elena Milazzo, Milano – p. Semino Gabriele, Milano – Miriam Venturi, Milano – Anna Castellani, Milano – Roberto Mari, Milano – Paola Cavallari, Bologna – Annalisa Guida, Napoli – ASSOCIAZIONE ESODO, Venezia – Anita Cinti, Monza – Luigi Migliarini, Monza – Silvia Odobez, Lecco – Sara Belotti, Urbino – Francesco Colocci, Urbino – Rosanna Conti, Chieti – Gaetano Natelli, Chieti – Caterina Dolcher, Trieste – Dino Nodari, Trieste – Giovanna Floris, Monserrato (CA) – Andrea Guidetti, Monserrato (CA) – p. Bernardo Francesco Maria Gianni, Firenze – Nario Gnocchi, Cremona – Isabella Guanzini, Cremona – Marianita Montresor, Verona – Silvestro Gambi, Imola – Lucia Iorio, Novara – Fabio Milana, Piacenza – Sandra Savogin, Mirano (VE) – Carla Vopin, Mirano (VE) – Francesco Capretti, Orzinovi (BS) – Nadia Sereni, Foligno (PG) – Gian Gabriele Vertova, Bergamo – Rita Fulco, Messina – Fiorenzo Fontana, Balangero (TO) – padre comboniano Giorgio Poletti, Venegono Sup. (Varese)

 

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 Il Resto del Carlino di martedì  11 maggio, nelle Brevi di cronaca, ha dato notizia dell’iniziativa in corso a sostegno di Piero Stefani con questo titolo: “Museo della Shoah, intellettuali in campo a favore di Piero Stefani”.

Il Sindaco e il Vicesindaco, con delega alla Cultura, eveidentemente a conoscenza del testo della lettera, nel pomeriggio di martedì, in anticipo sull’uscita della lettera, hanno indetto una conferenza stampa, di cui siamo venuti a conoscenza questa mattina, mercoledì 12, dalla lettura dei giornali e che ha provocato un’immediata reazione di Piero Stefani, che ha scritto la seguente lettera all’ufficio stampa del comune, ai due quotidiani e agli altri media locali:

L’autonoma, pubblica iniziativa di solidarietà nei miei confronti mi ha profondamente colpito: ringrazio perciò di cuore estensori e firmatari.

Dalla stampa apprendo le dichiarazioni espresse da Sindaco e Vicesindaco sul caso MEIS. Solo  una risposta, ma molto parziale. L’iniziativa consona sarebbe  quella  di organizzare un dibattito pubblico in cui ai cittadini fosse offerta la possibilità di conoscere le vicende e di confrontare i reciproci orientamenti. Cosa impedisce all’Amministrazione di muoversi in questa direzione? Forse il timore che i fattori caratteriali – evocati in modo improprio (e lievemente offensivo) – dal Sindaco trasformino la serata in rissa? Verità e libertà hanno un grande, comune nemico: la paura. La proposta è stata avanzata: all’Amministrazione accoglierla, respingerla o avvolgerla nel silenzio.

 

Il Resto del Carlino e La Nuova Ferrara hanno pubblicato integralmente la lettera con tutte le firme e hanno dato la cronaca della conferenza stampa dei vertici dell’amministrazione comunale.

In attesa del seguito alla lettera di Piero ci si astiene per il momento dal replicare.

 

Cronaca della conferenza stampa

 

Meis: ”Divergenze insanabili fra direttore scientifico e presidente”

Museo Shoah, il Comune spiega le dimissioni di Piero Stefani

Estense.com martedì, 11 maggio 2010, 18:47  

Sul Meis (Museo nazionale dell’Ebraismo e della Shoah) e sulle dimissioni del direttore scientifico Piero Stefani, il sindaco Tiziano Tagliani e l’assessore alla cultura Massimo Maisto hanno incontrato i giornalisti questa mattina, martedì 11 maggio, in residenza municipale, per cercare di spiegare l’impasse istituzionale. “Ci sono dei fatti oggettivi di cui bisogna tenere conto – ha affermato il sindaco – e cioè che il 17 febbraio 2010 il direttore scientifico Piero Stefani ha presentato le dimissioni al CdA della fondazione Meis esprimendo divergenze operative nei confronti del presidente Calimani e di alcuni membri. In questo contesto e con queste modalità è oggettivamente impossibile tentare di ricucire una frattura che coinvolge non solo aspetti caratteriali ma anche divergenze nelle scelte di indirizzo scientifico di esponenti così importanti della Fondazione”. Continua a leggere all’indirizzo http://www.estense.com/meis-divergenze-insanabili-fra-direttore-scientifico-e-presidente-051624.html#respond

 

 

 

 

 

 

 

Lettera alla stampa sulle dimissioni di Piero Stefani da direttore scientifico del Meisultima modifica: 2010-05-12T09:25:00+02:00da piero-stefani
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