247 – Il mannello dimenticato (26.04.09)

Il pensiero della settimana, n. 247    Da quando non ci è più dato di scordare Freud, il dimenticare ha perduto la propria innocenza. Se abbiamo dimenticato un oggetto da qualche parte e dobbiamo voltarci indietro per andarlo a riprendere, non bisogna chiamare in causa la stanchezza, la distrazione o la vecchiaia; il motivo ultimo è altro, racchiuso nelle profondità … Continua a leggere

Intervista sul futuro della Chiesa

  L’intervista rilasciata da Piero Stefani al triestino Giorgio Pilastro sul futuro della Chiesa, di cui il pensiero n. 246 riproduce, con lievissime modifiche, la parte finale, è qui pubblicata integralmente. L’intervista è di prossima pubblicazione in un volume collettaneo. —-    Iniziamo dal discorso sull’antigiudaismo o antisemitismo, in ambito cattolico e cristiano. La vicenda dei vescovi lefebvriani riabilitati di … Continua a leggere

246 – Il futuro della Chiesa in Italia (19.04.09)

Il pensiero della settimana n. 246   Riproduco, con lievissime modifiche, la parte finale di un’ampia intervista, fattami dal triestino Giorgio Pilastro, di prossima pubblicazione in un volume collettaneo.   La tradizione viene sempre intesa in senso di mantenimento.   È giudicata assai più l’atto di “custodire il deposito” piuttosto che di svilupparlo. È il problema della parabola dei talenti: … Continua a leggere

245 – Terremoto pasquale (12.04.08)

Il pensiero della settimana n. 245 Si gira e si rigira e si ritorna, infine, sugli stessi pensieri. Galileo parlò dell’esistenza di due libri, quello della natura e quello della Scrittura. Quest’ultimo è dettatura dello Spirito Santo, l’altro è fedelissimo esecutore delle volontà divine che non si cura affatto se le sue recondite ragioni siano comprese o meno dagli uomini. … Continua a leggere

244 – La silente voce dei fiori (05.04.09)

Il pensiero della settimana, n. 244     È la stagione dei fiori. La loro bellezza sta nello sbocciare, verbo divenuto così pregnante da indicare il dischiudersi stesso di ogni vita. Per quanto si sappia che i petali si allargheranno, risplenderanno, si aggrinziranno fino al loro inesorabile appassire, a primavera il boccio che occhieggia è colto dallo sguardo come un … Continua a leggere