Con Giacomo Poretti anche la Bibbia diventa ironica

Il comico dialoga con il teologo Stefani sul più grande racconto di tutti i tempi

di Silvia Malacarne

 

1.

“Buonasera, mi vedete? Difficile…” è la battuta con cui Giacomo Poretti (del celebre trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo) apre la presentazione del libro “Il grande racconto della Bibbia” di Piero Stefani. Prima di dialogare con l’autore, davanti al pubblico si esibisce al violino Lucilla Rose Mariotti nel balletto “La création du monde”, del compositore francese Darius Milhaud.
“Stasera posso dire tutte le stupidaggini che voglio?” domanda Giacomo con l’ironia che sempre lo contraddistingue. “Sei qui apposta” risponde lo scrittore, facendo emergere fin da subito la loro grande intesa.
“Se volevi uno più profondo dovevi chiamare Aldo” controbatte Giacomo, suscitando una fragorosa risata fra il pubblico che, evidentemente, conosce molto bene il celebre trio.
Piero Stefani, teologo ed esegeta ferrarese, insegna Bibbia e cultura nella Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano ed è presidente del Segretariato Attività Ecumeniche (Sae). Venerdì 1 dicembre, presso la libreria Ibs – Libraccio di Ferrara, ha presentato il suo ultimo lavoro: “Il grande racconto della Bibbia”, un libro di dieci capitoli che parla di un altro libro, la Bibbia, il testo sacro per ebrei e cristiani.

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Quando Giacomo Poretti ha chiesto allo scrittore, “chi è il vero autore della Bibbia?”, Piero ha risposto prendendo in mano il suo libro e descrivendone la copertina: “Vedete una colomba con un’aureola, lo sfondo è nero e alla base vi sono delle linee che ricordano l’acqua. Nelle prime linee della Genesi si legge “un vento fortissimo aleggiava sulle acque”: è l’immagine del caos o dello Spirito. Sei soddisfatto di questa risposta Giacomo?”. “No. Non credere di cavartela così facilmente” risponde il comico sollevando il riso del pubblico che, nella giornata di venerdì, riempiva l’intero piano superiore della libreria.
“I fondamentalisti dicono che c’è un’ispirazione letterale nella Bibbia; secondo questa visione, qualunque suo passo va considerato come santo. Ci sono vari autori, dentro ai quali vi è una sorta di presenza divina. La Bibbia è “parola di Dio” nel modo in cui è proclamata e predicata. E’ una comunità che la accoglie come tale, a renderla “parola di Dio”.
Continua così il dialogo fra il comico e lo scrittore in un botta e risposta coinvolgente, a tratti ilare, ma più spesso profondo e riflessivo.
“Leggendo il libro di Piero – afferma Giacomo – si rimane affascinati dai temi di cui si occupa. Il tuo libro per me è una sorta di “aiuto necessario”, come un maestro che ti prende per mano e ti guida, facendoti sentire più sicuro – rivela Poretti all’amico – “Vi è un capitolo in particolare a cui sei più legato?”. “Preferisco i capitoli più nuovi, quelli su cui avevo meno materiale, su cui non avevo scritto ancora niente, perché mi hanno spronato a lavorare di più, a pormi nuove domande. E’ così che secondo me progredisce il mondo: facendosi continuamente nuove domande”.
Prima di concludere l’incontro, autografare le copie di “Il grande racconto della Bibbia” e scattare fotografie con i fan, Poretti ha voluto porre un’ultima domanda allo scrittore: “Perché la gente dovrebbe leggere il tuo libro?”. “Perché Giacomo ne parla bene!”. “E’ vero – sorride l’amico – lo trovo straordinario”.

ultima modifica: 2017-12-05T22:05:35+01:00da piero-stefani
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